Chi sono le Channa?
Il genere channa , un gruppo di pesci perciformi , compone insieme al genere parachanna ed aenigmachanna , la famiglia channidae.
I generi Channa ed Aenigmachanna sono originari del continente asiatico , con i primi ben distribuiti in diversi areali con climi subtropicali , tropicali e mediamente rigidi.
Le aenigmachanna invece sono un endemismo di un sistema di falde sotteranee del Kerala , le Parachanna invece provengono dal continente africano , sono tutte tropicali e il genere si compone di tre specie P.africana , P.obscura , p.insignis
Caratteristiche generali :
Tra le caratteristiche più insolite di questi animali troviamo , la capacità di poter respirare ossigeno atmosferico , grazie ad un organo soprabranchiale , che gli consente durante la stagione di secca o , in acque povere di ossigeno di sopravvivere e non solo.
Pur non possedendo una struttura solida nelle pinne pettorali , riescono a strisciare fuori dall’Acqua , seppur goffamente , per potersi spostare in altri bacini idrici , queste caratteristiche vantaggiose rendono i nostri pinnuti animali robusti , adattabili e tenaci.
Miglior approccio alla loro stabulazione:
Il fine ultimo per noi appassionati , a qualunque animale detenuto in cattività , dovrebbe sempre essere la sua conservazione , e quindi riproduzione con continuità e qualità dei nostri animali.
Vediamo quindi come stabulare al meglio questi pesci , ma prima di tutto nozioni generali sulle taglie e come vengono identificate dagli appassionati.
Dwarf size:
Channa di piccola taglia , esse non superano le 20 cm da adulte , anche se le taglie medie di molte specie si attestano sui 12-16cm. Per queste specie a seconda del temperamento ed etologia , appronteremo un vasca di almeno
100×40 di base , ovviamente più grande è la vasca meglio staranno i beniamini.
Esempi di alcune specie dwarf’s size : C.bleheri , Andrao , Gachua , Orientalis , sp.mimetic pulchra , Limbata , Brunnea , harcourbutleri , sp.red fin , sp,fire and ice , pomanensis , Burmanica , ignis , panaw ecc…
Medium size:
Si tratta di specie di taglie comprese tra i 25-35 cm , tra esse troviamo animali particolarmente aggressivi e mordaci , per i quali va pensata e progettata una vasca piena di anfratti e barriere visive , ed esser pronti ovviamente a separare esemplari , laddove la situazione lo richiedesse.
Una vasca di almeno 120×40-50 è richiesta per le specie più piccole , ovviamente più ci avviciniamo ai 30-35 cm , più dovremo pensare a misure di vasca più lunghe e larghe.
Tra le medium size si annoverano : Channa stewarti , pulchra , ornatipinnis , asiatica , bankanensis , sp.laos fireback , punctata , africana , obscura , ignis ecc…
Large size:
Tra queste specie troviamo le più grandi del genere Channa , ovviamente per puro senso logico ed etico , sconsigliamo ovviamente l’acquisto di animali che vanno oltre i 60 cm , in quanto la gestione di queste specie , soprattutto quelle che passano il metro può essere effettuata correttamente solo in installazioni pubbliche.
In questo gruppo troviamo specie tra i 40cm – al metro e più con argus e micropeltes.
Per le specie ‘’più piccole’’ una vasca di almeno 200×50 dovrebbe esser garantita per un gruppo di giovanili in crescita , e più in là per una futura coppia.
In questo gruppo troviamo : Channa aurantimaculata , argus , micropeltes , marulia , marulioides , lucius ecc…
Note su allestimento vasca e stabulazione generale:
Una volta decisa la specie , e studiato il suo areale di provenienza , quindi temperature medie , alimentazione e comportamenti , andremo a progettare la vasca.
Fondamentale è partire , con un gruppo di giovani pesci di almeno 6 individui , per garantirsi almeno 1 maschio ed una femmina nel gruppo.
Come substrato possiamo utilizzare una qualsivoglia granulometria , anche se con fondo in sabbia fine , è possibile osservarle per ore vagliare il fondo , scavando con il muso alla ricerca di cibo.
L’allestimento dovrà prevedere numerosi nascondigli e barriere visive , in questo potremo aiutarci con una buona base di rocce , sferiche e mai con formati porosi e taglienti , ai quali poi andremo ad apporre sopra un sistema di radici e legni che andranno a comporre il layout statico fisso.
Per quanto riguarda la parte vegetale , è fondamentale una buona piantumazione , per dare ulteriori ripari ai pesci , e ottime barriere visive per permettere agli esemplari più territoriali, di non essere sempre a vista.
Può essere interessante sviluppare una zona emersa in vasca per poter osservare i nostri pesci cacciare saltando fuori dall’acqua gli insetti che cercano riparo nella vegetazione emersa , oppure veder acchiappare al volo moscerini e mosche da pasto.
Consigli per la flora da introdurre in vasca :
piante da interrare nel substrato: vallisnerie sp. , cryptocoryne sp. , ceratopterys sp. , hygrophyla sp. , lymnophyla sp. ,ceratophyllum sp. , aponogeton sp. ,nymphaea sp. , lobelia sp….
Piante epifite : microsorium pteropus , anubias sp. , bolbitis sp. , hydrocotyle sp , diverse specie di muschi…
Oltre a diverse specie galleggianti come , salvinia , pistia , lemna , phyllantus ed eichornia.
Alimentazione e dosaggio:
Per quanto riguarda l’alimentazione è sempre meglio variare il più possibile , e non sovralimentare i nostri animali.
Come vivo potremo utilizzare , artemia , chironomus , daphnie , drosophile micro grilli e micro blatte , lombriculus sp. per i giovani esemplari , accompagnando il tutto da un buon secco , e ovviamente se non disponibile il vivo , un buon congelato.
Per esemplari adulti o subadulti possiamo utilizzare oltre a forme adulte di blatte e grilli , lombrichi , bachi da seta , tarme della farina , musca domestica , blatte dubia , gamberi , e
saltuariamente qualche piccolo pesce , molto utili pre e post riproduzione per dare più energie ai riproduttori.
Durante la stagione invernale sarebbe ideale somministrare il cibo massimo 2 volte a settimana , simulando il periodo di bruma ,ovviamente per le specie che la eseguono , con conseguente rallentamento del metabolismo degli esemplari , mentre invece per il periodo primaverile-estivo potremo aumentare le dosi in settimana arrivando a 3-4 pasti.
Riproduzione e accrescimento prole:
La stagione di riproduzione comincia a primavera inoltrata , quando la temperatura dell’acqua arriva a 22-23 gradi.
Se raggiunta la maturità sessuale , gli esemplari cominceranno a corteggiarsi e a scacciare eventuali esemplari sottomessi , i quali una volta formata la coppia andranno separati in altre vasche.
Comincia così il lungo abbraccio nuziale , tipico negli anabantidi ed evoluto indipendentemente anche nei channoidei
All’interno della famiglia Channidae abbiamo due sistemi di sviluppo delle uova che sono:
Incubazione orale :
una volta terminata la riproduzione , le uova fecondate espulse dalla femmina , verranno raccolte dal maschio che le proteggerà nel cavo orale e , a seconda della temperatura , si schiuderanno in 24/48 ore e poi gli avanotti , rilasciati dopo circa una settimana.
Una volta rilasciati i piccoli sono già di modeste dimensioni.
Esempio di specie che praticano incubazione orale es.Channa andrao , gachua , orientalis , sp,red fin , sp.fire and ice…..
Rilascio di uova galleggianti:
Una volta terminata la riproduzione e fecondate le uova , entrambi i riproduttori , anche se solitamente è il maschio a farlo , le raccoglieranno nel cavo orale e ,portate in
un sito precedentemente scelto dalla coppia in zona superficiale , verranno espulse dalle branchie , andando a formare numerosi gruppi di uova galleggianti.
Le uova tendono a schiudersi , a secondo della temperatura , dopo 48h circa , i piccoli alla nascita sono parecchio piccoli e indifesi , tenderanno a stabilizzare il nuoto libero nei primi 2-3 giorni.
Esempi di specie che rilasciano uova in superficie es. Channa Bleheri , Ornatipinnis , Pulchra , Brunnea , Asiatica…..
Caratteristico poi è un incredibile comportamento che avviene durante le cure parentali denominato feeding eggs.
La feeding eggs consiste , in un movimento rotatorio della femmina vicino ai propri avanotti che , elargirà un buon numero di uova non fecondate alla prole , e in caso anche al partner.
Per i primi giorni i piccoli verranno alimentati dai genitori , in genere dopo qualche mesetto e raggiunta una taglia di almeno 3-4 cm , è possibile spostare i piccoli , in una nuova vasca per accrescerli e dare il via ad un nuovo gruppo riproduttivo.
Conclusioni e considerazioni:
la famiglia Channidae come abbiam visto , è un incredibile gruppo di pesci dai comportamenti insoliti , e che per convergenza evolutiva sono andati a somigliare tantissimo agli anabantidi , forse per le stesse pressioni ambientali che hanno condiviso , durante la loro storia evolutiva….
Questo vadevecum generale non vuol esser o aver la presunzione tale di , essere la guida definitiva su questo genere , ma un punto di partenza umile e dato dall’esperienza , per aiutare tanti altri appassionati che voglion approcciarsi alle famose ‘’snakehead’’….
Nei prossimi articoli ci concentreremo a dedicare ogni file volta per volta a specie diverse , per aver un quadro più completo possibile su ogni animale che abbiam allevato , e svelarne comportamenti e curiosità….
Ringrazio chiunque per la lettura , spero possa farvi appassionare al genere di pesci che ancora oggi mi regala moltissime sorprese ed emozioni.
-Davide Marino , gruppo Channa italiano , AIB